Sommario EMMF giugno 2015

Petrolio
Carbone
Gas
Borsa elettrica Italia ed Europa
Gas Italia
Ambiente

Petrolio

In giugno, è proseguito l’atteggiamento di cautela già evidente nella seconda metà di maggio, con il Brent Dated che mostra una volatilità contenuta e chiude in media a circa 62 doll/bbl, in lieve calo rispetto ai 64,3 del mese precedente. Più sostenuta la riduzione nella prima settimana di luglio, con quotazioni che perdono oltre 6 dollari e si portano, il 7 del mese, attorno ai 55. Iniziano a vacillare le aspettative di ridimensionamento dell’oversupply nella seconda parte del 2015: la domanda, nonostante la sostenuta crescita stimata dall’AIE di 1,4 mil. bbl./g per il 2015, non riesce ancora a tenere il passo di un’offerta che rimane abbondante sia sul fronte OPEC che non-OPEC. Il recente peggioramento delle condizioni dell’economia cinese potrebbe pesare al ribasso su questa ottimistica stima formulata prima del crollo di borsa di inizio luglio che ha coinvolto il paese asiatico. In un simile contesto, a cui si aggiunge il possibile ritorno sul mercato di 1 mil. bbl./g di provenienza irachena in caso di accordo tra Occidente e Iran e la crisi greca che pesa negativamente sull’euro, gli operatori con fini prevalentemente speculativi preferiscono adottare un atteggiamento attendista. Evidente il riposizionamento di giugno, con un calo delle posizioni lunghe che si affianca ad un aumento di quelle corte.

Le attese sono quindi di un prezzo che possa continuare – a meno di imprevedibili eventi – ad oscillare intorno ai 60 doll/bbl da qui a fine anno. Le previsioni Rie per il 2015 indicano un Brent Dated prossimo a 61 doll./bbl.

Carbone

Situazione di sostanziale stabilità per il mercato del CIF ARA che, in media mensile chiude sui medesimi livelli di maggio: 58,4 doll./tonn.

Continuano a prevalere i fattori ribassisti, specialmente quelli legati alla domanda, – sottotono e per di più tradizionalmente bassi nella stagione estiva – e alla situazione degli stoccaggi che continuano a rimanere ben forniti.

Per i prossimi mesi, Rie indica una lenta ma progressiva ripresa delle medie mensili, per quotazioni medie che torneranno nell’intorno dei 59 doll./tonn. già sul finire del 2015. Si tratta comunque di valori nettamente inferiori al 2014. In media annua prevediamo 59,1 doll/tonn. vs i 75,2 dell’anno passato.

Gas

Prezzi spot medi sostanzialmente stabili sugli hubs europei rispetto al mese di maggio, con quotazioni leggermente più alte nella seconda metà del mese rispetto alla prima, soprattutto sia per la decisione del governo olandese di porre un cap inferiore alle attese sulla produzione del giacimento di Groningen per il II sem. 2015, sia per il riemergere di timori derivanti dalla sospensione delle forniture russe all’Ucraina dal 1 luglio in seguito a mancati accordi su prezzo e pre-pagamenti. La commissione UE però rassicura sulla sicurezza delle forniture per l’Europa. La media «day ahead» del TTF si è attestata a 20,53 €/MWh quasi invariata rispetto a maggio (20,55), mentre l’NBP ha segnato una lieve diminuzione (-1,3%) per un valore di 20,54 €/MWh. Il PSV rileva ancora la quotazione media più elevata con 22,12 €/MWh (-1,1% vs maggio). I prezzi spot dei principali hubs nord-europei risultano comunque superiori nell’ordine del 18-19% rispetto a giugno 2014, quando raggiunsero minimi annuali al termine di un crollo dai valori di inizio inverno; il PSV osserva un incremento del 16,5%. Come già rilevato nei mesi precedenti rinegoziazioni e caduta dei prezzi del petrolio hanno portato ad una progressiva convergenza tra border prices e prezzi agli hubs. In lieve riduzione i prezzi a termine, per il quarto mese consecutivo.

In Asia fondamentali sempre ribassisti sia lato domanda che offerta e prezzi a breve in leggero calo da 7,6 $/Mbtu a 7,4 $/Mbtu; le quotazioni spot asiatiche risultano indicativamente superiori a quelle europee dell’8-10%. All’Henry Hub americano media di 2,78 doll./Mbtu in calo del 2,6%.

Borsa elettrica Italia ed Europa

Generale progresso per le principale borse elettriche europee a giugno. A mostrare la crescita più rilevante è la piazza spagnola (+18,9% pari a +8,7 €/MWh), seguita della piazza francese (+17,0% pari a +4,6 €/MWh), da quella tedesca (+15,4% pari a +3,9 €/MWh) e da quella italiana che registra il progresso più contenuto (+1,5% pari a +0,7 €/MWh).

Giugno, come gli scorsi quattro mesi, mostra un PUN medio con una dinamica rialzista rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In particolare il PUN è aumentato del + 3,4% (+ 1,6 €/MWh) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente portandosi a 48,6 €/MWh, con una domanda stimata (dati GME) in lieve incremento (+ 0,2%). Il prezzo medio previsto per il 2015, sulla base dei dati idex, è pari a 51,2 €/MWh.

Prosegue anche a giugno il generale apprezzamento per i futures del mercato elettrico sia per il comparto baseload, sia per il comparto peakload. Tra le scadenze annuali nel comparto baseload in crescita sia dicembre 2016 (+0,7 €/MWh), sia dicembre 2017 (+0,8 €/MWh).

Gas Italia

Dopo il sensibile aumento dei primi 4 mesi 2015 e la lieve contrazione di maggio, in giugno i consumi di gas naturale sono pressoché in linea con quelli del 2014 (+1%). La domanda delle centrali termoelettriche rimane al livello dell’anno scorso, lieve crescita dei prelievi delle reti di distribuzione (+1,6%) e riduzione del 3,6% per i consumi delle industrie allacciate alla rete di trasporto. Da inizio anno i consumi risultano in crescita dell’8,0% con un «recupero» di 2,6 md mc rispetto al 2014, dovuto per il 70% ai prelievi delle reti di distribuzione (+10,9%) e per il 28% all’aumento dei volumi per usi termoelettrici saliti dell’8,7%. Leggermente negativi i consumi industriali (-1,3%).

Relativamente ai prezzi di riferimento per il servizio tutelato, la delibera n. 304/2015/R/gas ha stabilito per il III trimestre 2015 il valore del PFOR in 21,8231 c€/mc e il valore del CMEM in 24,5552 c€/mc. La delibera ha inoltre definito un aumento della componente CPR da 0,35 a 0,55 c€/mc. Assumendo le quotazioni forward TTF del Platts in giugno, per il IV trimestre 2015 (prodotto «Q4 2015») il valore dell’indice PFOR risulta in aumento del 4,5% per una cifra di 22,8105 cEuro/mc.

Ambiente

Mercato della CO2 in progresso a giugno. I prezzi, si mantengono di poco al di sotto dei massimi dell’anno in un mese carente di novità tali da influenzare l’andamento dei titoli. Lo spot avanza del 2,3%.
Relativamente al prezzo dei Certificati Verdi le sessioni di mercato hanno espresso un prezzo medio di riferimento (netto IVA) pari a 98,0 €/MWh, in rialzo dell’1,0% rispetto a maggio. I CV complessivamente scambiati nelle sessioni di giugno sono stati pari a 446,4 GWh, in decisa flessione rispetto al mese precedente (-29,1%).

Per quanto riguarda invece i Certificati Bianchi le sessioni di mercato hanno visto la tipologia II come la più trattata (pari al 52,9% del totale) con un prezzo medio di riferimento di 102,6 €/Tep, in diminuzione rispetto al valore del mese precedente (-1,1%). I CB complessivamente scambiati sono stati 99.543 in diminuzione del 78,9% rispetto al mese precedente.
Il differenziale tra dark e clean spread in Italia è stato, in media a giugno pari a 22,1 €/MWh (22,6 €/MWh la media del dark spread, 0,5 €/MWh il clean spread), in leggera diminuzione (-0,3 €/MWh) rispetto a maggio. Le motivazioni vanno ricercate in un aumento dei prezzi elettrici (+0,7 €/MWh), a fronte di una diminuzione del prezzo del gas (quotazioni PSV -0,3 €/MWh) e del prezzo del carbone (-0,3 $/ton) e di una sostanziale stabilità del valore delle quote di emissione (+0,02 €/ton).

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