Nel numero 2.2016 della Rivista Energia, il prof. Alberto Clô (coordinatore scientifico Rie) introduce l’analisi sul referendum “Idrocarburi” del 17 aprile 2016 con una riflessione sul ruolo che l’industria Oil&Gas nostrana ha rivestito nel corso della storia d’Italia e sulle difficoltà che essa sta attraversando.
Nonostante le rilevanti riserve di idrocarburi dell’Italia, terze nell’Europa continentale, la loro produzione si è dimezzata nel passato ventennio, mentre l’attività esplorativa si è azzerata a causa dell’ostilità delle comunità locali. Il tentativo dei governi di rivitalizzare l’attività mineraria perché ritenuta nell’interesse del Paese è statosottoposto a referendum popolare. Al di là del suo negativo risultato per il mancato raggiungimento del richiesto quorum, vi è grande incertezza sulla possibilità che possano realizzarsi i numerosi progetti di investimento cui molte imprese stanno rinunciando
English Abstract
Despite significant reserves of hydrocarbons, which rank Italy at the third place in continental Europe, the Italian oil and gas production had halved in the past two decades, while the exploration activity had been stopped because of the hostility of the local communities. The Government’s attempt to revitalize mining, as long as considered a matter of national interest, was recently submitted to a national referendum. Beyond its negative outcome, due to the lack of the required quorum, there is a great uncertainty over a lot of projected investments since many international companies are leaving the Country.
Vedi anche La politicizzazione di un conflitto ambientale di Mattia Santori
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